Come diventare un CISO di successo? In un’era in cui la sicurezza informatica è la priorità di molte organizzazioni, la posizione del Chief Information Security Officer (CISO) è al centro dell’attenzione di tutti.
D’altra parte, nelle mani del CISO, responsabile di proteggere le informazioni e gli asset aziendali da attacchi informatici, risiede la reputazione dell’intera organizzazione. Ma quali sono le caratteristiche che rendono un CISO “di successo”? Ve ne parliamo in questo articolo.
Che cosa fa il CISO?
Il CISO è un alto dirigente responsabile dello sviluppo e dell’implementazione di programmi e pratiche volti a garantire la sicurezza delle informazioni di un’organizzazione e di tutti i suoi asset aziendali (come la rete, i dispositivi e molto altro). Essi hanno il compito di proteggere i dati di un’azienda da accessi non autorizzati o furti. Le responsabilità di un CISO vanno dalla valutazione del livello di sicurezza dell’organizzazione, alla definizione delle pratiche di mantenimento della stessa. Egli deve coordinare e gestire un team in grado di individuare e rispondere alle minacce di cybersecurity e trovare rapidamente la fonte in caso di data breach.
Come abbiamo visto nel nostro precedente articolo il CISO è spesso un tecnico che si trova a ricoprire un ruolo manageriale, con tutte le sfide che questo comporta.
Il successo, nel caso del CISO è misurato attraverso l’efficacia del suo operato, ma non è tutto: un CISO di successo deve anche possedere determinate qualità che lo distinguano dagli altri leader del settore. Ecco quali sono secondo Ermes:
1. Formazione e competenze
Ovviamente, non si può essere CISO di successo senza aver acquisito le competenze necessarie a svolgere il ruolo. Ci sono diversi percorsi di formazione che si possono seguire, tra cui la laurea in informatica, un master in sicurezza informatica o un corso di certificazione come CISSP (Certified Information Systems Security Professional). Ma la formazione di base non è tutto: il mondo della cyber security è in continua evoluzione e per rimanere al passo è essenziale rimanere aggiornati sulle ultime tendenze e best practice di sicurezza informatica. Questo è reso possibile dalla partecipazione a conferenze e a corsi di formazione continua, oltre che dalla lettura quotidiana di riviste e blog di settore.
2. Gestione del rischio
La gestione del rischio è un’abilità chiave per i CISO. È importante essere in grado di identificare i rischi per la sicurezza informatica dell’organizzazione e sviluppare strategie per mitigarli. Ciò richiede una conoscenza approfondita dei processi e delle tecnologie utilizzati dall’organizzazione e una comprensione del panorama delle minacce alla sicurezza informatica. È importante sviluppare un piano di gestione del rischio che includa l’identificazione delle principali minacce, l’analisi del loro impatto sull’azienda e la definizione di azioni mirate a limitarne la portata.
3. Comunicazione
La comunicazione è una parte essenziale del ruolo di ogni manager e il CISO di certo non può esimersi. È vitale essere in grado di comunicare con chiarezza le questioni di sicurezza informatica ai vari stakeholder dell’organizzazione, inclusi i dirigenti, il personale tecnico e gli utenti finali. Il CISO deve saper presentare i dati e le problematiche relative alla sicurezza in un linguaggio comprensibile a personale non tecnico e fornire informazioni che rendano possibili decisioni consapevoli a tutte le parti coinvolte. Ciò richiede visione chiara delle esigenze e dei punti di vista dei vari stakeholder dell’organizzazione e la capacità di comunicare in modo efficace con ognuno di loro.
4. Leadership
Il ruolo del CISO richiede anche leadership e capacità di gestione. Il CISO deve essere in grado di gestire un team di professionisti e coordinare gli sforzi di tutti per garantire la sicurezza di tutti gli asset informatici dell’organizzazione. Per questo, deve essere a conoscenza dei processi aziendali, nonché avere la capacità di motivare il gruppo di lavoro e guidarlo nella direzione giusta. Il CISO deve lavorare in modo collaborativo con altri dipartimenti dell’organizzazione e con i partner esterni per raggiungere gli obiettivi di sicurezza informatica, e per farlo deve essere dotato di credibilità e carisma.
5. Pensiero strategico
Una visione strategica e la comprensione dei rischi a lungo termine è tra le caratteristiche chiave del CISO di successo. Esso deve poter sviluppare una strategia di sicurezza informatica a lungo termine che tenga conto dei cambiamenti repentini del panorama informatico, delle dinamiche interne all’organizzazione e delle tecnologie emergenti. Per questo il CISO deve essere in grado di analizzare i dati, elaborare le informazioni e identificare le priorità al fine di essere efficace ed efficiente.
6. Flessibilità e adattabilità
Al CISO è richiesto un alto livello di adattabilità ai cambiamenti interni ed esterni l’organizzazione. Risultano essenziali qualità come la flessibilità e la capacità di riconoscere le nuove tecnologie e implementare metodologie di sicurezza informatica adeguate ad esse. Il CISO è infatti spesso chiamato a rispondere rapidamente alle nuove minacce e a sviluppare strategie di sicurezza che siano in grado di affrontarle.
7. Etica
Infine, il CISO deve avere un forte senso dell’etica e della responsabilità. Questa figura è responsabile dell’immagine e della credibilità digitale-informatica dell’azienda. Integrità e responsabilità diventano così due parole chiave del lavoro del CISO. Egli deve essere in grado di mantenere la privacy e la sicurezza dei dati dell’organizzazione e di agire in modo etico in tutte le situazioni. Una modalità di lavoro non sempre facile da impiegare, soprattutto se si lavora sotto pressione e in velocità, come spesso accade.
Quindi il mix per diventare un CISO di successo richiede competenze tecniche, tanto quanto capacità personali di adattamento. Una predisposizione per i ruoli di leadership e di comunicazione, molta attenzione ai cambiamenti nel mondo della cyber security e una forte etica.
Nessuna di queste capacità è di facile acquisizione o gestione, d’altra parte sono le discriminanti che fanno la differenza nel lungo termine.
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